Oltre la metà della popolazione femminile soffre di metatarsalgia da alluce valgo. Si tratta di una patologia particolarmente fastidiosa perché può rendere complicato indossare le scarpe e camminare.



L’alluce valgo è caratterizzato dalla deviazione laterale del primo dito del piede che si presenta inclinato nella direzione delle altre dita dando origine alla caratteristica sporgenza mediale del primo metatarso, la cosiddetta “cipolla”. Il conflitto con la calzatura provoca l’ infiammazione dell’ articolazione che è la causa principale dell’ insorgenza di dolore e difficoltà nel camminare.
La deformità è in genere progressiva e nelle fasi avanzate il dolore si presenta anche di notte ed indossare le scarpe diventa pressoché impossibile. Utilizzare scarpe inadeguate può favorire l’ evoluzione della malattia e dei sintomi nelle donne predisposte (ereditarietà e predisposizione familiare).
L’ uso dei tutori e dei dispositivi da posizionare nella calzatura o nel piede non sortiscono mai benefici definitivi.
Perchè si forma l’ alluce valgo? Le cause possono essere primarie o secondarie:
- cause primarie o congenite sono dovute alla predisposizione ereditaria come nel piede piatto valgo pronato;
- cause secondarie o acquisite, possono essere dovute ad alterazioni biomeccaniche del retropiede e della caviglia, ad instabilità dell’ avampiede ed all’ uso di calzature inadeguate.
Il sintomo principale è la comparsa del dolore ingravescente all’alluce ed alla pianta del piede che inizia come un “bruciore” per divenire urente durante la deambulazione e limitare anche il sonno notturno. Con il passare del tempo si manifesta la tumefazione caratteristica dell’avampiede che talora si arrossa e si infetta (borsite). E’ presente spesso intorpidimento delle dita del piede ed ispessimento della cute che diventa callosa anche sulla superficie plantare dell’ avampiede.
L’ evoluzione del quadro clinico di un alluce valgo è paragonabile a un vero e proprio algoritmo: la deviazione diventa progressivamente più grave coinvolgendo le altre dita del piede che deformandosi a loro volta alterano irreversibilmente l’ intero avampiede. Esistono pertanto dei quadri clinici lievi, moderati e gravi fino al cross-over.
TRATTAMENTO
Nelle forme iniziali può essere utile modificare il proprio stile di vita utilizzando calzature adeguate e plantari custom-made. E’ sconsigliabile l’ uso di tutori di posizione all’ interno delle calzature o durante il riposo notturno.
Nelle fasi acute (borsite) possono essere utilizzati gli antinfiammatori non steroidei ed i corticosteroidi. Nelle forme settiche è indispensabile l’ assunzione di antibiotici per via locale e/o generale.
Nelle forme evolute è necessario l’ intervento chirurgico dopo l’attenta valutazione da parte dello specialista.
CHIRURGIA MINI-INVASIVA PERCUTANEA (M.I.S.)
Si tratta di una nuova Tecnica Chirurgica descritta negli Stati Uniti dal Dr. Stephen Isham tra gli anni ’80 e ’90. La procedura viene utilizzata per il trattamento dell’ alluce valgo, del Tailor’s Bunion, delle deformità delle dita (dito a martello), delle metatarsalgie, della fascite plantare, della spina calcaneare, del Morbo di Haglund e del Neuroma di Morton. Questa tecnica, diffusasi in Europa grazie al grande lavoro scientifico del Prof. Mariano De Prado e del Prof. Pau Golanò, si avvale di incisioni estremamente piccole della cute (due millimetri) attraverso le quali il chirurgo è in grado di correggere le deformità presenti senza esporre i tessuti sottostanti. La M.I.S. permette tempi operativi estremamente brevi (20 minuti al massimo), un’ anestesia locale molto modesta ed una rapida guarigione del paziente che può camminare già dopo pochi minuti dall’ intervento.
Il Dr. Nicola Dau, chirurgo ortopedico, da oltre venticinque anni è specialista nella correzione dell’alluce e nel trattamento delle altre deformità del piede e della mano.