L’ozonoterapia è una terapia ormai consolidata da anni di esperienza clinico-scientifica e diffusa in numerosi paesi. Consente a una elevata percentuale di casi di migliorare con notevoli benefici personali e sociali, numerose patologie, altrimenti fortemente invalidanti.

L’ozonoterapia è la somministrazione di ossigeno trattato con ozono. È una metodologia che ha più di un secondo di vita e ad oggi rappresenta un rimedio rivoluzionario per la nostra salute e il benessere fisico.
L’ozonoterapia da un punto di vista sistemico può essere utilizzata con ottimi risultati per tutte le patologie che interessano gli organi e nelle patologie ortopediche più frequenti come la cervicalgia, le tendiniti, la lombalgia, le patologie sportive, le periartriti, l’artrosi, ecc.
LA TECNICA
L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che l’ossigeno-ozono favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come l’istamina, la serotonina, le prostaglandine, ecc. in modo del tutto naturale. In questo caso la tecnica consisterà in infiltrazioni sottocutanee o intrarticolari. Risulta dunque fondamentale quale tipologia di somministrazione viene realizzata. In ogni caso la metodica è naturale, indolore e non mostra alcuna controindicazioni ne effetto collaterale.
Le vie di somministrazione più comuni sono:
- intramuscolare
- sottocutanea
- intrarticolare
- endovenosa (autoemo infusione)
- insufflazione rettale, vaginale e nasale
- applicazioni locali, con acqua ozonizzata, creme a base di ozono e olio ozonizzato.
Il rapporto causa-effetto di come l’ozono sia creato nell’organismo e partecipi ai diversi meccanismi fisiologici è ancora oggetto di ricerca e di varie interpretazioni (altri processi chimici del corpo possono innescare alcune reazioni simili), soprattutto per quel che ruota attorno alla sicurezza dell’ozonizzazione del sangue. L’ozono infatti, ha la capacità di ossidare composti organici nell’ambiente atmosferico, di conseguenza dovrebbe ossidare anche i componenti del sangue e dei tessuti umani, potendo così provocare stress ossidativo e danneggiare molte molecole organiche, oltre ad essere implicato nella progressione di alcune malattie degenerative (come l’aterosclerosi). Motivo per il quale le dosi di ozono somministrate devono essere piccole, tali da impedire l’accumulo di perossido di idrogeno e anione superossido.